«I nostri ambulatori possono essere un avamposto strategico nel contrasto alla violenza contro le donne. Le vittime nostre pazienti sappiano che da noi troveranno sempre aiuto, cura e sostegno».
Lo afferma Carlo Curatola, presidente dell’Ordine dei medici, chirurghi e odontoiatri della provincia di Modena, nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che ricorre oggi – sabato 25 novembre – in tutto il mondo.
«Il ruolo che il medico e l’odontoiatra rivestono nella società attuale impone di per sé identità e protagonismo nella lotta alla violenza. Aderiamo convintamente alla campagna per l’eliminazione della violenza contro le donne, - dichiara Curatola - così come tutti i giorni dobbiamo adoperarci affinché il fenomeno della violenza su donne e sanitari sia sconfitto fino a diventare soltanto un lontano ricordo. Per questo invito colleghi e cittadini a indossare domani qualcosa di rosso come gesto simbolico di un’adesione all’iniziativa che non sia, però, soltanto formale, ma concreta. La prevenzione del fenomeno passa anche dai nostri studi e ambulatori».
Dopo aver ricordato che il fenomeno della violenza contro le donne non risparmia nessuno, tanto meno medici e sanitari, Curatola ricorda la figura di Luisa Guidotti Mistrali, il medico-chirurgo modenese che esercitò la professione come missionaria in Africa e fu uccisa in Rhodesia (attuale Zimbabwe) il 6 luglio 1979. «Luisa, che aveva dedicato la sua vita agli altri, - sottolinea Curatola - quel giorno stava tornando alla missione di All Souls dopo aver accompagnato all’ospedale una partoriente. A un posto di blocco venne colpita dai colpi sparati da due soldati e morì dissanguata. Papa Francesco, riconoscendo l’eroicità delle sue virtù, l’ha dichiarata venerabile il 17 dicembre 2022. Luisa Guidotti Mistrali fu due volte vittima: come medico e come donna. Per questo – conclude il presidente dell’Ordine dei medici di Modena – rappresenta un fulgido esempio di totale dedizione ed estremo sacrificio alla nostra professione».