Ha preso il via a ottobre, per il settimo anno consecutivo, il progetto di biologia con curvatura biomedica, che vede protagonisti come docenti presso il liceo Muratori-San Carlo di Modena i medici e gli odontoiatri modenesi.
Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha inserito il percorso tra le poche sperimentazioni autorizzate dal Ministero.
La curvatura ha avuto inizio a Reggio Calabria nel 2014 ed è stata in seguito assunta su scala nazionale: oggi sono coinvolti quasi 300 licei classici e scientifici, 102 Ordini provinciali dei medici e oltre 60mila studenti.
L’intenzione del Ministero è istituzionalizzare il percorso all’interno degli indirizzi scolastici previsti per le scuole superiori già dal prossimo anno scolastico, prevedendo un riconoscimento per i ragazzi che completano il triennio anche in termini di accesso alle facoltà a numero chiuso.
Il progetto consiste in 50 ore di lezione annuali in terza, quarta e quinta liceo, con un duplice scopo: orientamento per una corretta scelta futura e potenziamento delle conoscenze scientifiche per facilitare l’accesso alle facoltà di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Professioni Sanitarie.
In quest’anno scolastico i medici modenesi coinvolti - una quarantina - erogheranno sessanta ore di lezione. Il progetto prevede lezioni non solo frontali, ma anche dieci ore esperienziali che permettono ai ragazzi di visitare strutture assistenziali e svolgere progetti di educazione e prevenzione sanitaria.
«Ringraziamo i colleghi che rispondono alla chiamata dell’Ordine con pronta disponibilità – dichiara Letizia Angeli, consigliere segretario dell’Ordine dei medici, chirurghi e odontoiatri di Modena – per trasmettere con entusiasmo la passione per la professione a ragazzi in procinto di scegliere il loro futuro».
«L’utilità di questo percorso, oltre che offrire contenuti e approfondimenti, sta nel mettere in contatto i nostri studenti con i professionisti della sanità – aggiunge la dirigente scolastica del liceo Muratori-San Carlo Giovanna Morini – In questo modo i ragazzi, molti dei quali all’inizio del liceo dichiarano di volersi iscrivere alle facoltà medico-sanitarie, possono capire meglio se sono davvero portati per diventare i medici di domani».