Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Modena

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Newsletter n. 5 - 11 febbraio 2022

Newsletter Ordine dei Medici

 

 

 

 

Depositato esposto in Procura della Repubblica

Tolleranza zero nei confronti di chi esercita violenza sui medici

Modena 09/02/2022. Il Presidente dell’Ordine dei Medici dottor Carlo Curatola si è recato di persona presso gli uffici della Procura della Repubblica di Modena, Lunedì mattina u.s., per depositare l’esposto che documenta le istanze più significative provenienti dai propri iscritti, da sottoporre all’attenzione dell’autorità giudiziaria.
“Con l’insediamento dell’Osservatorio provinciale sulla violenza, l’Ordine dei Medici di Modena ha di fatto compiuto una scelta politica - sostiene il Dott. Curatola - che impone e rinnova alcune responsabilità al nostro Ente. Le segnalazioni da parte dei colleghi di episodi riconducibili ad eventi sentinella in tema di violenza, non possono essere relegate ad un censimento passivo. Il significato dell’esposto coincide con il dovere di sottoporre all’attenzione delle autorità competenti le segnalazioni pervenute alla nostra attenzione specie se le stesse rechino lo stigma di un reato penale”.
Sono ventuno le segnalazioni censite nel 2021, tredici quelle già censite tra Gennaio e la prima settimana di Febbraio del 2022. Un trend che non può lasciare indifferente chi ha il compito di rappresentare il disagio che la professione si trova ad affrontare quotidianamente nell’esercizio del proprio dovere, a tutela della salute della comunità.
Fra le fattispecie prevalenti giunte al nostro Osservatorio e rappresentate nell’esposto, spicca una crescente ed intollerabile sequela di atti volti a sollecitare, indurre e/o coartare i Medici di Medicina Generale al rilascio di certificazioni valide ai fini dell’esenzione dall’obbligo vaccinale. Richieste avanzate dagli interessati sia personalmente che tramite i propri legali, spesso con modalità e toni sfocianti nel turpiloquio e/o sotto forma di diffida legale con tanto di preannunciata azione legale in caso di mancato ottenimento della certificazione richiesta.
Gli episodi, contestualizzati nel contesto pandemico e normativo, rendono l’atto di violenza ancora più grave specie se esercitato nei confronti di chi, come il medico di medicina generale ed il medico vaccinatore, è stato identificato dal Legislatore come figura esclusiva a cui compete l’attestazione dell’esonero dall’obbligo vaccinale per gli esercenti le professioni sanitarie.
 
 “In relazione alle funzioni esercitate dal medico di medicina generale di rilascio di certificazione medica su disposto normativo che lo designa ed onera ad assumere a svolgere questo ruolo, in un inequivoco pubblico interesse, si crede possa fondatamente ritenersi che quest’ultimo, nell’esercizio delle sue funzioni, possa considerarsi quale pubblico ufficiale. Sarà in ogni caso compito dell’Autorità Inquirente stabilirlo. In tal caso - conclude il Presidente Curatola – potrebbe anche configurarsi, nelle esposte fattispecie, l’ipotesi di reato di violenza o minaccia a un pubblico ufficiale (di cui all’art. 336 c.p.) che potrebbe aprire la strada ad una procedibilità d’Ufficio, superando la necessità di una querela di parte, da sempre ostacolante la perseguibilità degli atti di violenza nei confronti dei medici”.

 

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Servizio del 19/10/2021 - Rubrica DATAROOM  di Milena Gabanelli 

L'Ordine interviene per garantire una visione più completa sulle Scuole di Specialità nel nostro territorio

Gent.ma dott.ssa Gabanelli,
 
Le scrivo dopo aver ricevuto una lettera da un nostro iscritto a seguito della visione di un servizio intitolato “Medicina e università, le scuole di specializzazione fuorilegge: quali sono e perché” e riportato il 19/10/2021 nella rubrica web “Dataroom” da Lei curata.
Premetto che l’argomento trattato è per il nostro Ordine di grande rilevanza, in quanto la formazione medica dei giovani colleghi rappresenta un elemento imprescindibile per tutelare la qualità delle cure all’interno della nostra comunità.
Da tempo collaboriamo proficuamente con l’Università del nostro territorio, cercando di supportare al meglio chi, per mandato istituzionale, ha il compito di garantire che il processo di formazione sia svolto ai massimi livelli.
All’interno del nostro Ordine, pertanto, apprezziamo e incoraggiamo tutte quelle iniziative, come quelle della sua rubrica, volte a far emergere carenze e lacune in tale processo al fine di innescare momenti di miglioramento del sistema.
Tuttavia, pur consapevole della necessaria sintesi utilizzata in ambito comunicativo per veicolare certi messaggi, reputo sia opportuno che queste iniziative abbiano alle spalle una rappresentazione quanto più completa del contesto o il rischio è di passare dalla sintesi alla semplificazione,  mettendo sullo stesso piano realtà molto eterogenee.
Quanto riporto è la premessa doverosa prima di condividere, a titolo esemplificativo, alcuni elementi che ci sono stati riferiti nella lettera prima menzionata in merito ad una delle Scuole di Specializzazione fatte rientrare nell’elenco delle Scuole cosiddette “fuorilegge” e retrocesse in quanto prive ormai da tempo dei requisiti minimi, ovvero quella di Otorinolaringoiatria dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
In base a quanto riportatoci, a novembre 2020 il Direttore del Reparto e della Scuola di Specializzazione in Otorinolaringoiatria, il Prof. Livio Presutti, è passato a dirigere la Clinica del Policlinico Sant'Orsola-Malpighi di Bologna e di conseguenza, all'atto dell'accreditamento per l'anno in corso, la Scuola in oggetto contava su un  Professore Associato di ruolo ed un Ricercatore Universitario RTD B già con abilitazione nazionale al ruolo di Professore Associato pertanto non si è dovuto cercare fuori sede un Professore Universitario per ricoprire il ruolo.
Inoltre, a seguito di tale passaggio, sarebbe stato ridefinito il quadro delle sedi ospedaliere in rete formativa, in parte confluite all’interno di quella Bolognese. Questi cambiamenti avrebbero determinato un accreditamento provvisorio, ma le condizioni di deficit sarebbero state rapidamente sanate. Già a giugno 2021 infatti un ricercatore dell’Ateneo è stato promosso al ruolo di Professore Associato e, all'inizio del mese di Ottobre, si è insediato il nuovo Direttore della Scuola, il Prof. Ordinario Daniele Marchioni, proveniente dall'Università di Verona, determinando dopo solo 11 mesi un potenziamento dell’organico, passato da due a tre professori.
Le sedi formative perse in Emilia-Romagna nei riassetti, da quanto  emerso, dovrebbero invece essere a breve sostituite attraverso accordi in corso di finalizazione.
Laddove questi elementi trovassero oggettivo riscontro, sarebbe corretto affermare che ci sia stato un momento di transizione che ha determinato un accreditamento provvisorio, ma nel complesso breve ed inferiore ad un anno. I requisiti sarebbero stati persi a ridosso della finestra di accreditamento e in ogni caso non “da molto tempo”, come scritto nell'articolo e ripetuto nel video.
Anche se non è possibile avvalersi, in questo contesto, di numeri di dettaglio che diano conferma di quanto riportato, desidero infine evidenziare che il valore clinico, scientifico e formativo della Clinica Otorinolaringoiatrica dell'Università di Modena e Reggio Emilia e dei suoi professionisti è ampiamente riconosciuto da tutta la nostra comunità professionale.
Concludo chiarendo che questa mia lettera non ha la pretesa di né la volontà di chiedere una rettifica al servizio da Lei pubblicato, ma solo l’intenzione di fornire, tramite la testimonianza di un nostro iscritto, elementi utili per approfondire la questione e garantire una visione più completa su una delle Scuole di Specializzazione del nostro territorio che negli anni ha dato prova di essere un vero e proprio punto di riferimento a livello nazionale grazie all’elevato livello di tutti i suoi professionisti.
Nella speranza di aver fornito un contributo utile per una rappresentazione che valorizzi tanti colleghi e che aiuti anche il suo lavoro di indagine sulla qualità della formazione medica specialistica, Le porgo a nome di tutto il Consiglio Direttivo i miei più cordiali saluti.
 

Il presidente
Dott. Carlo Curatola

 

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Ministero della Salute - 10/02/2022

Circolare recante “Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2”

Alla luce della sopravvenuta disponibilità di nuovi farmaci antivirali e anticorpi monoclonali, acquisito il parere formale favorevole del Consiglio Superiore di Sanità, si rende disponibile, l’aggiornamento della circolare recante “Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2”.
L’aggiornamento è stato effettuato da un apposito gruppo di lavoro, istituito dalla Direzione Generale della Programmazione Sanitaria e dalla Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della salute, composto da rappresentanti istituzionali, professionali e del mondo scientifico, al fine di fornire indicazioni operative tenuto conto dell’attuale evoluzione della situazione epidemiologica sul territorio nazionale e delle emergenti conoscenze scientifiche in particolare in ambito farmacologico.

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Consiglio di Stato

Ordinanza n. 583 del 04/02/2022: obbligo vaccinale personale sanitario

Il Consiglio di Stato ha affermato che "in tema di obbligo vaccinale per il personale sanitario deve ritenersi assolutamente prevalente la tutela della salute pubblica e, in particolare, degli utenti della sanità pubblica e privata".
al fine di consentire un esame più approfondito si riporta il testo integrale.

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Regione Emilia Romagna

Semplificazione, la ricetta bianca va online: sul Fascicolo sanitario anche le prescrizioni di farmaci a pagamento

Da lunedì 7 febbraio in Emilia-Romagna anche le ricette bianche (cioè quelle che riguardano farmaci non a carico del Servizio sanitario, quindi a pagamento) non saranno più di carta. Il medico potrà spedire la ricetta al paziente via email o tramite messaggistica; il paziente potrà anche scaricare la ricetta dal suo Fascicolo sanitario elettronico o dalla app ER Salute. Di seguito è riportata la Circolare regionale.

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